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From "The Gentle Parenting Book" by Sarah Ockwell-Smith

 

​Tiger parenting, French parenting, helicopter parenting, free-range parenting … the twenty-first century has seen a tremendous surge in new trends of parenting styles. How, you might ask, is there room for another one?

 

And therein lies the beauty of gentle parenting. Gentle parenting isn’t a trend; it isn’t a label for a precise way of doing things according to one person’s point of view. Gentle parenting is an ethos – a way of being, you might say. It is mindful of current science and child psychology, while remaining respectful of cultural and historical practices of child-rearing. 


 

 

 

​Genitori tigre, genitori alla francese, genitori elicottero, genitori ruspanti... il ventunesimo secolo è stato inondato da nuove tendenze in fatto di metodi educativi. Non sarà eccessivo allungarne ulteriormente la lista?

 

E qui viene il bello della genitorialità gentile: non è una tendenza, non è un'etichetta utilizzata per identificare un modo specifico di fare qualcosa secondo il punto di vista di qualcuno. La genitorialità gentile è un ethos, un modo di essere. Tiene conto dei ritrovati scientifici attuali e della psicologia infantile, pur mantenendosi rispettosa delle pratiche tradizionali di puericultura.

 

From an article on catastrophic bushfires

 

One unifying feature of these landscapes is that they are all places invaded and colonised by Europeans that were managed by Indigenous peoples with fire for millennia. These European invasions have occurred over the last few centuries and led to the suppression and cessation of Indigenous land management practices in many places.

 

In the wake of the Black Summer bushfires, the return and expansion of existing Indigenous cultural burning practices to landscapes have been raised as a potential management tool for mitigating against climate-driven catastrophic bushfires in Australia. Here, we highlight new research that clearly demonstrates that Indigenous fire management produced a radically different landscape and fire regime than what is considered “natural” today.

 

 

 

Una caratteristica comune di questi territori è che sono tutti luoghi che per millenni erano stati gestiti dagli Indigeni attraverso la pratica dei fuochi controllati, prima di essere invasi e colonizzati dagli Europei. Queste invasioni europee sono avvenute nei secoli più recenti e hanno condotto, in molte aree, alla soppressione e alla cessazione delle pratiche indigene di gestione del territorio.

All’indomani degli incendi boschivi dell’Estate nera, si è parlato della reintroduzione e dell’espansione nei territori delle pratiche indigene esistenti di impiego di fuochi controllati, come potenziale strumento di gestione per mitigare l’impatto dei catastrofici incendi boschivi causati dal cambiamento climatico in Australia. In questo testo, si presenta un nuovo studio che mostra chiaramente come la gestione indigena mediante il fuoco controllato avesse creato un territorio e un regime degli incendi radicalmente diversi da ciò che viene oggi considerato “naturale”.

 

From a vegan cat food website

 

Award winning ethical pet food since 2005.

A nutritionally complete Adult Vegan Cat Food with added amino acids and omega oils to keep the furry members of the family fit and happy.

Our name ‘xxxx’, comes from the word ‘Benevolent’ which means promoting the welfare and happiness of others and to do good.

Vegan Recipe.

Formulated by our professional pet nutritionists for veganimals, xxxx Original Cat food is a tasty and digestible food prepared with plant-based, non-gm ingredients.


 

 

 

​Cibo per animali domestici etico pluripremiato dal 2005.

Cibo per gatti adulti vegano nutrizionalmente completo, con aggiunta di amminoacidi e olii omega per mantenere felici e in forma i membri pelosi della famiglia.

Il nostro nome “xxxx” viene dalla parola “benevolente”, cioè che promuove il benessere e la felicità altrui e fa del bene.

Ricetta vegana.

Formulato dai nostri nutrizionisti professionisti esperti di cibo per veganimali, il cibo per gatti xxxx Original è un alimento gustoso e digeribile preparato con ingredienti vegetali e non gm.

 

French to Italian

From "Pour une maison autonome" by Tatiana Chartrain and Pascal Veronneau​

 

L’autonomie, ce n’est pas l’autarcie. De tout temps, l’humain a vécu en tribu car il n’est pas possible de se suffire à soi même.

Penser vivre seul•e, en faisant toute sa nourriture, ses objets du quotidien, son habitat… n’est pas réalisable. Un simple accident ou problème de santé réduirait à zéro les chances de survie. Pour Margaret Mead, une anthropologue américaine, « Aucun animal ne survit à une patte cassée assez longtemps pour que l’os guérisse. Un fémur cassé qui a guéri est la preuve que quelqu’un a pris le temps de rester avec celui qui est tombé, a guéri la blessure, a mis la personne en sécurité et a pris soin d’elle jusqu’à ce qu’elle se rétablisse. Aider quelqu’un à traverser des difficultés est le point de départ de la civilisation. »

​On ne peut pas vivre 3 minutes sans oxygène, 3 heures sans chaleur, 3 jours sans boire, 3 semaines sans manger, ni 3 mois

sans relation sociale avant de sombrer dans la dépression ou la folie.

 

 

 

L’autonomia non è autarchia. Anche nei tempi più antichi, l’essere umano viveva in tribù, perché non è possibile essere sufficienti a sé stessi. Pensare di poter vivere in solitudine, producendo il proprio cibo, i propri oggetti quotidiani e costruendo la propria abitazione non è realistico. Un semplice incidente o un problema di salute ridurrebbero a zero le possibilità di sopravvivenza. Secondo l'antropologa americana Margaret Mead, «nessun animale sopravvive a una zampa rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca. Un femore rotto e poi guarito è la prova che qualcuno ha dedicato del tempo alla persona che è caduta, ne ha curato la ferita, l’ha messa in sicurezza e si è preso cura di lei finché non si è ristabilita. Aiutare qualcuno ad attraversare delle difficoltà è il punto di partenza della civilizzazione».

​Non si può sopravvivere tre minuti senza ossigeno, tre ore senza calore, tre giorni senza bere, tre settimane senza mangiare, né si possono trascorrere tre mesi privandosi delle relazioni sociali, senza sprofondare nella depressione o nella follia.

 

From the app "Ma petite planète"

 

N'acheter aucun produit qui contient de l'huile de palme.

C'est pour toi le moment de dire Bye Bye à certains ""biscuits"" et ""chips"", ""pâtes à tartiner"" et autres ""plats transformés"" qui en contiennent car non respectueux de la biodiversité et des forêts ! Regarde bien les étiquettes !

Tu cherches une alternative à l'huile (de palme) qui procure une texture moelleuse pour faire des gâteaux ? Essaie certains légumes !

 

 

 

​Non acquistare prodotti contenenti olio di palma.

È arrivato il momento di dire addio a certi biscotti, patatine, cracker spalmabili e altri cibi processati che lo contengono, perché non rispettano la biodiversità e le foreste. Guarda bene le etichette!

Cerchi un'alternativa all'olio (di palma) con cui ottenere una consistenza soffice per i tuoi dolci? Prova con dei legumi! 

 

Portuguese to Italian

From "Bial", a campaign for Parkinson awareness

 

Numa caminhada que é tantas vezes chamada de luta, é essencial partir para a batalha em equipa — ou, pelo menos, em boa companhia. Talvez por isso, associações locais, terapias de grupo ou equipas de apoio ligadas ao Parkinson sejam um elemento fundamental após o diagnóstico: não só para partilhar dúvidas e inseguranças, como também para contrariar um potencial isolamento, que afasta as pessoas com Parkinson de atividades que promovem o seu bem-estar, físico e mental. O «remédio», esse, pode ser quase sempre o mesmo: sentido de pertença, ausência de isolamento e construção de uma comunidade, que, maior ou menos, tanto se quer de ajuda como de força.

 

 

In un cammino che molte volte è una lotta, è essenziale partire per la battaglia in squadra, o, perlomeno, in buona compagnia. Forse è per questo che le associazioni locali, le terapie di gruppo e i gruppi di sostegno legati al Parkinson sono un elemento fondamentale dopo la diagnosi: non servono solo a condividere dubbi e insicurezze, ma anche a combattere un potenziale isolamento, che allontanerebbe le persone con il Parkinson proprio da quelle attività che favoriscono il loro benessere fisico 

e mentale. Il “trattamento” è quasi sempre lo stesso: un senso di appartenenza, l’assenza di isolamento e la costruzione di una comunità che, in grande o in piccolo, serve per offrire aiuto ma anche a rendere più forti.